Estrio

  • Trio
Suona il:

“..musiciste tecnicamente ineccepibili ed artiste in grado di turbare e di rasserenare che suonano col nome di Estrio: saldezza e fantasia, cultura e istinto nella bellezza del suono...” (Lorenzo Arruga) Sin dal suo esordio, Estrio si è immediatamente imposto all’attenzione del pubblico e della critica come una delle migliori formazioni cameristiche italiane. Laura Gorna (violino), Cecilia Radic (violoncello) e Laura Manzini (pianoforte) hanno saputo raccogliere e reinterpretare la tradizione della grande scuola italiana resa celebre nel mondo dai loro maestri, Salvatore Accardo, Rocco Filippini e Bruno Canino. Estrio ha all’attivo numerosi concerti per le maggiori stagioni concertistiche italiane, tra cui Serate Musicali di Milano, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica di Padova, Vicenza, Siracusa e Palermo, Filarmonica Laudamo di Messina, Società dei Concerti di Milano, Festival di Ravello, Musica Insieme Bologna, Festival Mito, Accademia Chigiana di Siena, Teatro San Carlo di Napoli, Amici della Musica di Firenze e Accademia di Santa Cecilia Roma. Per alcune di queste associazioni, Estrio ha eseguito gli integrali della musica da camera di Schumann e Mendelssohn. Come solista Estrio ha interpretato, fra gli altri, il triplo concerto di Beethoven e il “Concerto dell’Albatro” di Ghedini con l’Orchestra Sinfonica Siciliana (Luca Zingaretti voce recitante), Camerata Ducale di Vercelli e Balkan Symphony Orchestra. Nel marzo 2009 Estrio ha suonato al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in diretta radiofonica nazionale su Radio 3. L’esperienza internazionale delle musiciste si estende ben oltre i confini europei: dal Giappone agli Stati Uniti, dal Sud America al Medio Oriente, al fianco di strumentisti quali Salvatore Accardo, David Finckel, Bruno Canino, Rainer Kussmaul, Bruno Giuranna, Toby e Gary Hoffmann, Rocco Filippini e Franco Petracchi. L’eclettismo e il desiderio di sperimentazione spingono Estrio a collaborare con artisti provenienti da esperienze espressive eterogenee, quali il teatro, la coreografia, il jazz. Da questo spirito di ricerca è nato il progetto “Pochi avvenimenti, felicità assoluta”, uno spettacolo con la drammaturgia originale di Maria Grazia Calandrone, che rievoca il legame artistico e umano fra Robert e Clara Schumann, rappresentato in prima nazionale per il Festival MiTo insieme a Sonia Bergamasco. Il nome Estrio nasce dalla fusione tra diversi richiami: il Mi bemolle tedesco Es, l’Es della concezione freudiana e la parola Trio, che insieme evocano la consonanza con il concetto di estro: l’ardore della fantasia e dell’immaginazione nella cultura classica greca. Estrio incide per Foné.