Manu Comté

  • Bandoneon
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«Come una bellezza dolente vicina alle voci umane »: ecco come si potrebbe descrivere il suono della fisarmonica di Manu Comté nelle sue vivaci interpretazioni, ricche di grande virtuosismo e momenti intensamente drammatici. Eccelle per come sa infiltrare nella sua musica, in pari misura, continue variazioni e follia, capaci di moltiplicare le percezioni sensoriali e far battere il cuore. Fin da piccolo, Manu Comté si è nutrito di una passione che lo ha portato ben oltre la carriera del fisarmonicista di strada e lo ha spinto a confrontarsi con la musica contemporanea, sia essa classica, jazz o etnica. Nella sua ricerca di una voce non tradizionale per i suoi strumenti, che si tratti di fisarmonica o bandoneón, dà vita a esibizioni che si caratterizzano per un'intensa espressività e un tocco morbidamente vellutato. Se mai vi è qualcuno grazie a cui uno strumento come la fisarmonica può definirsi “popolare”, questo è senz’altro lui. Il suo percorso si sviluppa parallelamente a quello del suo gruppo "Soledad", che ha creato negli anni '90 e portato nelle più grandi sale da concerto del mondo, tra cui la Suntory Hall di Tokyo, il Festival “Roque d'Anthéron”, il Concertgebouw di Amsterdam, i festival di Cannes e Parigi, il Montreal Jazz Festival, il “New Morning” di Parigi, e i Festival di Beppu in Giappone, di Lugano, di Pietrasanta, di Toronto e di Ottawa. Un percorso eccezionale, che gli ha fruttato prestigiosi riconoscimenti e collaborazioni con grandi artisti come Martha Argerich, Richard Galliano, Renaud Capuçon, Franck Braley, Philip Catherine, Tomás Gubitsch, Frédéric Devreese, Gerardo Jérez Le Cam, Michel Portal e Alberto Iglesias. Dopo aver pubblicato più di una dozzina di dischi, Manu Comté ha registrato in proprio un nuovo album intitolato «Homilia», come una delle sue composizioni. È accompagnato dal quintetto di archi B'Strings e da Tomás Gubitsch, chitarrista ospite argentino. Nel 2016 il gruppo “Soledad”, ora trio, è stato invitato come "artista residente" per la Cappella Musicale della Regina Elisabetta del Belgio, presso cui ha inciso un nuovo disco pubblicato da Warner Music a marzo 2017. Oggi “Soledad” prosegue il proprio percorso come trio, e Manu Comté collabora regolarmente con gli ensemble di Gerardo Jérez Le Cam, in trio, quartetto e quintetto. Alla fine del 2019 è stata pubblicata una nuova incisione, dal titolo «Miniaturas lunares [Miniature lunari, N.d.T.]», in quintetto con il soprano Anne Magouët.