Antonio Santana

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Citato da alcuni critici come il degno successore di Villa-Lobos, Antonio Santana si distingue come uno dei grandi melodisti contemporanei. Negli ultimi anni, la sua musica non ha smesso di incantare sia il pubblico della musica colta sia un pubblico più ampio, che vi trova un’energia e un’emozione profonde.

Collabora con importanti solisti internazionali alla ricerca di nuove espressioni musicali, senza però rompere il legame con i grandi maestri del passato. Quest'anno, è in programma presso la prestigiosa Musikverein di Vienna, dopo aver tenuto concerti alla Salle Gaveau di Parigi, al Festival di Gstaad in Svizzera, alla Carnegie Hall di New York, al Théâtre du Grand Avignon e al Diamant Noir di Copenaghen. Le sue opere sono state eseguite in Cina, Grecia, Austria, Canada e in molti altri paesi.

Affronta con naturalezza la musica sacra, come nel Requiem Canto de Luz, e ha composto opere di grande respiro, tra cui la cantata Un Canto per il Pianeta Terra, la suite sinfonica La Voce dell'Oceano, pensata per essere eseguita con immagini suggestive della vita marina, la Suite Brasiliana per due pianoforti, musica da camera, il Ciclo Mistico per pianoforte solo e numerose melodie per voce, violino e pianoforte. Il suo catalogo conta oltre un centinaio di opere di grande varietà e bellezza, ispirate all’amore per la natura e alla ricerca dell’incontro tra l’uomo, se stesso e il divino.

Dopo brillanti studi di pianoforte, armonia, storia della musica, analisi musicale e direzione corale presso il Conservatorio Mário de Andrade, ha proseguito il perfezionamento a Parigi presso il Conservatorio Europeo con grandi maestri dell’estetica francese, senza mai perdere la propria visione musicale e la ricerca di autenticità.

Il suo Trio Brasiliano, in tre movimenti ispirati alla natura del Brasile, sarà eseguito per la prima volta in Italia.